Inizio > Escursioni > Monte Pradegna (PC), 1° maggio 2008

Dettagli escursione

Lagobisione-Cascina Fornace-Monte Pradegna-Lagobisione


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Raggiunto Lagobisione (590 m.) dalla strada comunale che si stacca sulla destra della SS45 poco prima di Bobbio (preferibile rispetto a quella, ben più accidentata anche se più breve sulla carta, che sale da Mezzano Scotti), parcheggiamo nello spiazzo antistante la ditta Personal Machine (curiosa sede per un'azienda di robotica, un borgo isolato di poche anime in Val Trebbia...).
Attraversiamo tutto l'abitato, trascurando il segnavia del CAI (sentiero 149) che ci accompagna per il primo tratto, fino al bivio (608) con la carrareccia per Ronco Paolo, che imbocchiamo sulla sinistra.

Sotto la mole incombente del Pradegna, si sale costantemente fino alla Cascina Fornace (668), nella cui aia consumiamo un frugale pranzo al sacco - ahinoi turbato dall'addensarsi di minacciose nubi (Non finirà mica come 2 anni fa?, pensiamo).
Riprendiamo la carrareccia per poche centinaia di metri, imboccando poi a sinistra, in corrispondenza di una curva a destra, un'evidente mulattiera ai margini di un boschetto (691). Ci si inoltra nel bosco procedendo sui terreno fangoso per circa 20 minuti, trascurando un paio di deviazioni su piste poco nitide a sinistra, fino ad una curva a destra a gomito della mulattiera, in corrispondenza della quale si stacca a sinistra un sentiero ben evidente (820). Lo seguiamo, a completare l'aggiramento del Monte Pradegna dal versante nord, mentre da un cielo sempre più scuro iniziano a cadere le prime gocce...per fortuna ci dirigiamo verso il sereno.
Gradualmente il sentiero spiana e il bosco si dirada, offrendo qualche bello scorcio sulla Costa della Rasa, il Monte Lazzaro e il Monte Mosso, per uscire su asfaltata sull'incrocio tra la provinciale per Pecorara e la comunale che collega Boschini e Pianelli (873). Seguiamo quest'ultima verso sinistra, costeggiando dapprima calanchi detritici, poi gli imponenti ofioliti a strapiombo che costituiscono la vetta del Pradegna; trascurato il cartello del CAI che indica, a sinistra, la discesa verso Lagobisione (la percorreremo al ritorno), di lì a poco (832) lasciamo a destra la strada principale che scende a Pianelli, proseguendo dritto confortati dal segnavia 149 del CAI. In questo tratto lo scenario è...di alta quota: a sinistra la folta e...imprevedibile, in questo contesto, pineta del Pradegna, a destra i monti della catena del Penice (in particolare il Groppo) e la media val Trebbia.

In prossimità di un bivio (cartello di strada privata, 807), si abbandona l'asfalto per iniziare, su sentiero che si stacca a sinistra, l'ascesa alla vetta del Pradegna. La pineta, apparentemente molto curata, ammanta le rocce ofiolitiche che costituiscono il monte trasmettendo sensazioni proprie di ambienti e quote molto più elevati; purtroppo, però, addentrandoci scopriamo che gran parte degli alberi sono compromessi gravemente dalla cocciniglia, senza che - almeno in apparenza - sia stato assunto alcun rimedio per la cura del bosco: per questo, al ritorno contatteremo immediatamente la Forestale. Si sale di costa contornando tutto il versante meridionale del monte, con notevole panorama sulla media Val Trebbia, Lagobisione, la Pietra Parcellara e il Monte Lazzaro, per poi compiere una brusca svolta a sinistra verso l'interno (861). Superato qualche passaggio angusto tra rocce, in corrispondenza del quale salutiamo un gruppo di escursionisti intenti al pranzo, il sentiero prosegue in piano sulla cresta fino a raggiungere il piccolo spiazzo sommitale (961). Da qui si gode di una vista quasi a 360°: da sinistra rispetto alla direzione di marcia, il corso del Trebbia da Piancasale a Bobbio, il Groppo, il Pan Perduto, la Pietra Corva, il Penice, il Monte Mosso e il Lazzaro, la Pietra Parcellara.

La discesa avviene dal versante opposto: il sentiero prosegue brevemente in piano sulla cresta, per poi tuffarsi a zig-zag, ripido ed esposto, su fondo roccioso in fase di sgretolamento, richiedendo qualche cautela. Il tratto iniziale difficoltoso termina poco prima della confluenza con la diramazione proveniente dalla carrabile incontrata all'andata (877): siamo già rientrati nel bosco, stavolta misto, che ricopre le pendici settentrionali del monte, e il sentiero si è fatto agevole ed ameno, digradando dolcemente affiancato ad un torrentello fino a quota 775 circa; da qui in poi si incontrano, sempre restando nel folto, tratti di discesa più ripida. A quota 681 la mulattiera principale scende verso Cascina Fornace, mentre noi si tiene la destra fino a giungere ad una radura (636), che contorniamo effettuando un'ampia curva a sinistra per aggirare di costa una propaggine rocciosa sovrastante Lagobisione (ormai in vista). Giunti ad una zona prativa, in prossimità di una baracca si svolta a destra (593) fiancheggiando orti e giardini, per terminare l'itinerario all'incrocio con la strada che attraversa l'abitato. Facciamo quindi ritorno all'auto addentrandoci nel nucleo originario del paesello, con le sue caratteristiche abitazioni rurali solo in parte rimodernate.

Distanza percorsa: 8,84 km
Tempo impiegato: 2h 40'
Calorie bruciate: 698,7

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Appennino piacentino - Carta escursionistica 1:50.000, Regione Emilia-Romagna-CAI, Parma, 2004
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Groppo e Penice dalla vetta del Pradegna209 visite
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Monti Lazzaro e Mosso e Costa della Rasa dal Pradegna203 visite
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Pradegna, discesa franosa208 visite
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Calanchi sabbiosi fioriti200 visite
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Arrivo a Lagobisione197 visite
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Pradegna da Lagobisione, al ritorno203 visite
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Perino, monumento ai caduti223 visite
 
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