Camogli-Ruta-Monte Esoli-Monte Ampola-Monte Orsena-Costa di Benna-Case Nuove-Turin-Le Rocche-S.Maria del Campo-S.Anna-Rapallo
Seconda tappa dell'Alta via, che riprendiamo da Camogli, punto d'arrivo della prima tappa, e concludiamo a Rapallo dopo aver salito 3 cime.
Dalla stazione di Camogli (32 m.) svoltiamo a sinistra fino a un piazzale (sempre sulla sinistra), da cui si percorre una curva su carrabile fino ad incontrare una scalinata: la manteniamo in salita dopo aver tagliato una prima volta l'asfaltata (androne) fino al successivo sbocco sull'asfaltata, che si segue a destra in leggera salita fino al Santuario della Madonna del Boschetto (75). A sinistra della chiesa inizia la pedonale per Ruta (269), che sale lungo muri di cinta e si segue senza grandi incertezze pur se non segnata, individuandone facilmente il prosieguo dopo due sbocchi su carrabile, così come la direzione da tenere in un paio di bivii (quella suggerita dalla posizione dell'abitato). In una mezz'oretta arriviamo al belvedere antistante la galleria (notevole il panorama sul Golfo del Paradiso), a sinistra della quale saliamo seguendo il segnavia FIE "due cerchi vuoti", fino alla Chiesa "millenaria" di S.Michele (281).
Il sentiero prosegue a sinistra su scalinata, entrando in breve nel bosco alle pendici del Monte Esoli (442), che si contorna ad est fino ad una sella con magnifica vista sui due golfi (Paradiso e Tigullio), sui monti di Genova ed il massiccio del Beigua. Si continua sul crinale salendo più decisamente, fino alla sella successiva, che separa l'Esoli dal Monte Ampola (panorama se possibile ancor più emozionante). Qui confluisce il sentiero "triangolo vuoto" proveniente da Recco, che aggira l'Ampola ad ovest: noi però preferiamo salire in vetta (su cui sorge un traliccio con annesso locale tecnico, 580) per il sentiero che sale dritto sulla cresta (rari segnavia "cerchio pieno" ormai scoloriti, ma traccia ben evidente), scendendo poi altrettanto direttamente alla sella prativa (498) tra l'Ampola ed il Monte Orsena, dove - al limitare di un bosco - ritroviamo il sentiero segnato abbandonato in precedenza. Lo seguiamo per pochi metri, imboccando di fronte a noi l'antica e malridotta scalinata in pietra che sale ripidamente (ma di recente è stata realizzata una via pedonale meno faticosa che aggira il monte a sud) al Santuario della N.S. di Caravaggio, proprio in vetta all'Orsena (615, 2h 5' dalla partenza).
Una breve sosta per immortalare il notevole panorama sui monti ed il Golfo del Tigullio (e scoprire, nostro malgrado, l'esistenza presso il santuario di ben due eliporti, assistendo in diretta all'atterraggio ed immediata ripartenza di un elicottero dei Vigili del Fuoco), e iniziamo la discesa a Rapallo per il sentiero segnato con una linea e due cerchi pieni. Immersi in un rigoglioso castagneto, contorniamo a sud le pendici della Costa di Benna, fino al valico con il Monte Orsa nei pressi della Croce di Spotà (414), dove si incontra il sentiero "quadrato vuoto" diretto a S.Pietro di Novella, che lasciamo a sinistra svoltando seccamente a destra (segnavia carente). Il sentiero, ora lastricato (probabilmente nei secoli passati dai fedeli di S.Maria del Campo per facilitare l'ascesa al Santuario) pur se mal tenuto, scende rapidamente fino a Case Nuove (280), dove prosegue brevemente su carrabile, che poi taglia più volte (segnavia carenti); passando per Turin (275) e Le Rocche arriva all'autostrada, che fiancheggia e poi attraversa tramite ponte pedonale, giungendo ai ruderi della chiesa romanica di S.Tomaso. Per oscuro budello sulla sinistra si scende, tra impianti sportivi ed un lussureggiante parco privato, a S. Maria del Campo (25), raggiungendo la strada provinciale (1h 25' dal Santuario), che seguiamo su marciapiede fino a Rapallo (6), attraversando S.Anna (10). Un'altra mezz'oretta e, percorrendo Corso Mameli, giungiamo in Piazza Cavour e di qui alla vicina stazione.
Distanza percorsa: 16,17 km
Tempo impiegato: 4h
KCal bruciate: 1155,3
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