Inizio > Escursioni > Sentiero verde-azzurro (SP), 2 giugno 2010

Il Sentiero verde-azzurro

Il Sentiero verde-azzurro è un itinerario che collega Genova a Portovenere percorrendo a mezza costa la Riviera di Levante. Lungo complessivamente circa 140 km, si snoda lungo sentieri, crose e strade secondarie in un dolce saliscendi che tocca tutte le località rivierasche, abbinando l'interesse naturalistico e paesaggistico - si attraversano tre Parchi: Portofino, Cinque Terre e Portovenere - a quello antropologico e culturale. La quota massima a 570 metri ed il dislivello totale (salita e discesa) contenuto tra 500 e 900 metri lo rendono adatto a tutti; la possibilità di concludere quasi tutte le tappe concedendosi un bagno ristoratore invoglia a percorrerlo anche nella stagione estiva.
Come l'Alta via dei monti liguri, fu ideato a metà degli anni '80 dal Centro studi Unioncamere Liguri, che ne promosse la tracciatura raccordando in parte sentieri già esistenti e ne pubblicò una guida in dieci volumetti (uno per ciascuna tappa). A differenza dell'AVML, però, il sentiero verde-azzurro è caduto lentamente nel dimenticatoio: la guida è esaurita da parecchi anni, i segnavia specifici scomparsi e mai più rinfrescati, la memoria del percorso sopravvive in alcune carte un po' datate. Questo crea qualche difficoltà di orientamento specie nelle tappe più vicine a Genova, mentre proseguendo verso Levante l'itinerario spesso coincide, almeno in parte, con altri sentieri segnati dal CAI o dalla FIE, oppure - come tra Levanto e Framura - è stato sommariamente ritracciato da organizzazioni locali.

Noi abbiamo deciso di provare a ricostruirlo in tutto il suo svolgimento dopo averne già percorsi alcuni tratti nell'ambito di altre escursioni, andando come nostro solito in direzione ovest: partenza da Portovenere ed arrivo a Genova. Complessivamente lo abbiamo coperto in 20 tappe, ma alcune di queste costituiscono frazioni di altri itinerari ed altre brevi passeggiate tra due località balneari: Portovenere-Riomaggiore, Riomaggiore-Monterosso, Monterosso-Levanto, Levanto-Bonassola, Bonassola-Deiva, Deiva-Moneglia, Moneglia-Riva, Riva-Sestri Levante, Sestri Levante-Lavagna, Lavagna-Zoagli, Zoagli-Santa Margherita, Santa Margherita-Portofino, Portofino-San Fruttuoso, San Fruttuoso-Camogli, Camogli-Recco, Recco-Sori, Sori-Bogliasco, Bogliasco-Nervi, Nervi-Sturla, Sturla-Genova.

Mappa e dettagli V tappa

Bonassola-Carpeneggio-Salice-Vandarecca-Anzo-Ravecca-Setta-Spiaggetta-Deiva Marina


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Arrivati a Bonassola (3) in treno dalla stazione della Spezia, imbocchiamo via Risorgimento in direzione mare fino alla Piazza della Chiesa. Aggirata a sinistra la parrocchiale di Santa Caterina d'Alessandria si prende via Tomereggio per un centinaio di metri, tagliando poi a destra per scalinata tra le case, al termine della quale si svolta a sinistra su via Roma. Altri cento metri e la si lascia a sinistra, proseguendo dritto in salita su via Carpeneggio poco prima di un tornante. La strada costeggia le ultime abitazioni di Bonassola diventando poi sterrata, mentre sale gradualmente lungo lo spartiacque tra Monte Grosso, Monte Pastorelli e Monte Brino. In circa 20' dal centro di Bonassola si arriva a Carpeneggio (132), insellatura con case sparse e crocevia di sentieri.

Si ignora il sentiero che taglia perpendicolarmente diretto al Salto della Lepre verso mare e a Montaretto verso monte, proseguendo per qualche decina di metri oltre una casa rurale; al bivio successivo si prende a destra la diramazione in salita verso Framura, abbandonando la sterrata che scende verso Sca. Contorniamo a nord-ovest su sentiero in parte gradonato le boscose pendici del Monte Brino fino a valicare l'omonimo torrente, dopodichè convergiamo verso mare uscendo dal folto. Un tratto assai panoramico in falsopiano tra orti e rigogliose fioriture ci conduce, in 25' da Carpeneggio, a Salice (171), borgo rurale di poche case - tra cui un bed & breakfast - affacciato sulla costa.

Proprio a destra del bed & breakfast, ben segnalato, riprende il sentiero, affrontando una ripida discesa verso monte nel bosco fino a superare su un ponticello il Rio Valle di Lame (75). Di qui risale leggermente di quota puntando verso mare, per poi proseguire lungo la costa di Punta dei Marmi con piacevoli aperture panoramiche. Superata anche la spiaggetta di Porto Pidocchio, si sbuca quasi inaspettatamente su carrabile in località Vandarecca (70, 35' dal Salice).

Passata una imponente casa-torre ed ammirata la vista a mare sullo Scoglio Chiama, dove si trova il porticciolo turistico di Framura, proseguiamo per rotabile fino ad un bivio su un tornante, dove manteniamo la destra in salita seguendo le indicazioni per Anzo (76), che attraversiamo lungo la stretta e caratteristica via centrale. Passate tra orti e giardini le ultime case della frazione, si svolta a sinistra per salire alla frazione di Ravecca (10' da Anzo), nucleo di poche case con giardino raggruppate attorno alla pedonale. Passati sotto a un voltone dopo aver superato un'osteria si raggiunge una larga scalinata che sale a Setta (152, 10' da Ravecca).

Oltrepassata un'imponente torre genovese e la sede del Comune di Framura, ne percorriamo la via principale finchè il segnavia blu della Pro Loco ci invita a scendere a sinistra, lungo un sentiero che si inoltra tra baracche e coltivi. La pista diventa sempre meno evidente, fino ad essere sbarrata da un rudimentale cancello. Ritorniamo perciò sui nostri passi, montando a sinistra, verso ponente, sulla rotabile che sormonta l'abitato. Con qualche dubbio sulla correttezza dell'itinerario, proseguiamo su asfaltata per circa un chilometro, ignorando - probabilmente a torto - un segnavia verde-azzurro che sembra invitare a scendere a sinistra all'altezza di una curva a destra, ma seguendolo poco dopo quando, su un tornante sempre a destra, suggerisce di salire dritto di fronte a noi sulle pendici del Monte Serro.

Resterà questo l'unico tratto dell'intero Sentiero verde-azzurro in cui abbiamo ritrovato il segnavia specifico tracciato negli anni '80: provvidenziale almeno, perchè ci ha tolto da un discreto impiccio...

In pochi minuti giungiamo ad una spianata tra gli alberi con un trivio (274): a sinistra si può scendere all'Orto Botanico di Punta Apicchi, mentre noi ci immettiamo, proseguendo diritto verso ponente, sulla sterrata che a destra conduce alla Foce del Prato, contrassegnata dal segnavia FIE "tre bolli rossi". La manteniamo in falsopiano senza incertezze fino ad un successivo bivio, dove la lasciamo a destra seguendo le indicazioni per Deiva. In breve si raggiunge la località Spiaggetta (42) dove, all'altezza del camping Framura, si ritrova l'asfalto. Cinque minuti e si supera il Torrente Deiva entrando a Deiva Marina (15, 1h 30' da Setta), da cui torniamo a La Spezia in treno.


Tempo impiegato: 3h 30'
Distanza percorsa: 10,12 km
Dislivello in salita: 897,2 m.
Dislivello in discesa: 902,2 m.

Cartografia:
EDM, Deiva Marina, Framura, Bonassola, Levanto - Carta dei Sentieri, Genova, 2009

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Bonassola, chiesa di S. Caterina427 visite
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Chevrolet El Camino alla periferia di Bonassola514 visite
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Svolta nella pineta a Carpeneggio330 visite
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Gradonata nella pineta verso il Salice287 visite
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Risacca lungo la costa verso Framura284 visite
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Rosa di S. Giovanni sopra la Punta dei Marmi350 visite
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