Innamorati come siamo del Parco delle 5 Terre, era quasi inevitabile che scegliessimo come meta per le vacanze estive un altro parco naturale caratterizzato da colli a picco sul mare, macchia mediterranea, coltivazioni a vigneti ed oliveti, borghi marinari ed agricoli con le relative specificità culturali ed enogastronomiche.
Il Parco del Conero, a fronte di dislivelli escursionistici modesti (un unico monte alto soli 572 metri), rispetto alle 5 Terre presenta un gran numero di borghi fortificati, ciascuno dotato di una propria orgogliosa autonomia urbanistica e culturale, spesso derivante da una storia di scontri con quelli vicini. Senza tralasciare gli insediamenti preistorici, greci e romani, con importantissimi lasciti archelogici ed artistici, e l'influenza secolare del papato, evidente nei fasti dell'edilizia sacra di cui il Santuario di Loreto è l'esempio più celebre. Un ambiente, dunque, variegato sotto molti aspetti, che abbiamo visitato in più tappe nel corso di una settimana molto intensa: Ancona, Numana, Camerano, San Lorenzo ed il monte Colombo, il sentiero delle Due sorelle, Sirolo, l'anello di Portonovo, Loreto, la traversata del Conero, Osimo, il sentiero dei Sassi neri.
Il tutto facendo base in un grazioso appartamentino affittato a Marcelli, dove Emanuela si è esibita - complice anche il tempo incerto - in magnifiche interpretazioni della cucina locale, rigorosamente a base di pesce fresco acquistato alla pescheria del porto di Numana.
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