Inizio > Escursioni > Lago Nero, Monte Bue e Monte Nero (PC-GE-PR), 24 agosto 2008

Dettagli escursione

Albergo Lago Nero-Monte Armano-Lago Nero-Prato Grande-Monte Bue-Costazza-Monte Nero-Albergo Lago Nero


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Percorriamo la SP654R della Val Nure fino ad incontrare sulla destra, circa 4 km oltre Selva di Ferriere, l'Albergo-Ristorante "Lago Nero" (1298 m.). Parcheggiamo l'auto lungo la strada e ci dirigiamo verso la locanda, oltre la quale (si supera un cancelletto in fondo al piazzale) il sentiero contrassegnato dal segnavia CAI 005, proveniente da Selva, risale ripidamente il boscoso versante sud-ovest del monte Armano.
Volendo, è possibile iniziare l'escursione già da Selva: il sentiero 005 parte nei pressi della chiesa, attraversando il borgo.
Consumato, grazie ai panini leggeri e creativi di Emanuela, un frugale ma prelibato pranzo al sacco nei pressi di un'abitazione deserta adiacente l'albergo, dove ritorniamo per il caffè di prammatica, ci mettiamo in cammino.

Dopo un primo tratto di salita assai ripida lungo il fianco sud del monte Armano, il sentiero procede di costa contornandolo ad ovest con pendenza moderata (bella, ancorchè fugace, vista sulla Rocca Marsa e la Ciapa Liscia). Guadato un torrentello, in vista della torbiera (1394) di origine glaciale che individua la sella col Monte Nero, un tratturo non segnato sale a sinistra nel bosco raggiungendo in poche centinaia di metri la vetta (1440), una spianata prativa contornata da rovi ed ammantata da garofani e cardi, che offre una notevole vista sulla dorsale del Ragola, il monte Zovallo, il monte Nero e i monti Crociglia e Carevolo. Qualora la traccia non risulti leggibile, ad es. causa fogliame come nel nostro caso, è sufficiente procedere dritto, tenendo sempre la predetta torbiera alle spalle alla propria destra.

Ridiscesi per la stessa pista, attraversiamo la torbiera iniziando la salita delle propaggini nord-occidentali del Monte Nero, per poi immetterci (1463) nel sentiero contrassegnato dal segnavia CAI 001 proveniente dal Passo Zovallo, che seguiamo verso destra, ignorando poco oltre un tratturo non segnato che si stacca sempre a destra per Fontana Gelata. Qui il fondo cambia radicalmente: alla terra battuta si sostituisce una pietraia formata da rocce nere (ofioliti). In pochi minuti giungiamo alle Buche di Monte Nero (1477), altre torbiere di dimensioni ancora maggiori, sovrastate dall'imponente mole del monte, che solo ora ci appare in tutta la sua ampiezza. Proseguiamo tra una rada boscaglia, arrivando in breve al Lago Nero (1541), bacino di origine glaciale che prende nome dai riflessi scuri della pineta (tra cui, nell'unica stazione al di fuori delle Alpi, il pino mugo) che ammanta il Monte Nero rispecchiandovisi. Ne costeggiamo la sponda occidentale passando tra bivacchi di gitanti e, oltrepassatane l'estremità meridionale (bella vista del Ragola sullo sfondo), ignoriamo la deviazione a destra per Fontana Gelata contrassegnata dal segnavia 011 (1577), proseguendo a sinistra in salita lungo il sentiero 001. Superate le ultime balze, giungiamo alla sella erbosa tra la Costazza e il Monte Bue; l'attraversiamo fino al bivio (1677), ben segnalato da cartelli escursionistici, dove ignoriamo il sentiero CAI 003 che si stacca a sinistra verso la Costazza e il Monte Nero, proseguendo a destra sullo 001 in direzione del Bue.

Per l'ampia sterrata che taglia il bosco rimontiamo il versante settentrionale del Monte Bue (bella vista sul retrostante Monte Nero); ai piedi della sommità erbosa (1720), con i vecchi presidi sciistici in vista, la contorniamo a nord-ovest fiancheggiando la pineta, fino ad incontrare il sentiero CAI 007 proveniente da Fontana Gelata, che sale a sinistra in vetta (1771). Da qui si ammira un panorama vastissimo: verso nord-nord-est i monti Osero, Aserei, Carevolo e Crociglia; a nord-nord-ovest il Groppo delle Ali dominante Prato Cipolla; a nord-ovest il Groppo Rosso e il Monte Bocco; ad ovest-sud-ovest Santo Stefano d'Aveto; a sud il Maggiorasca; a sud-sud-est Il Dente della Cipolla, ed i monti Tomarlo, Trevine e Penna; ad est la Rocchetta e la Val Ceno; a nord-est il Monte e la Tana di Monte Nero, poi i monti Cucco e Cappello. In questo contesto, stonano decisamente i resti del comprensorio sciistico che fu, dismesso da 15 anni ma in via di rilancio (e vai con gli sbancamenti...).

Percorrendo a ritroso lo stesso itinerario dell'ascesa, facciamo ritorno alla sella prativa; al bivio (1677), stavolta imbocchiamo - proseguendo dritto - il sentiero contrassegnato dal segnavia CAI 003, che sale sulla cresta frastagliata della Costazza (1739).
Il percorso, un po' come quello sulla Costa di Monte Capra ma con saliscendi più pronunciati, prevede di valicare od aggirare 4 cime (la prima erbosa, le altre nudi speroni ofiolitici), adducendo infine alla vetta (1752) del Monte Nero vero e proprio, sormontata da una rossa croce metallica. Benchè frequentemente esposto, non presenta difficoltà particolari, a patto di mantenere la concentrazione e prestare attenzione a dove si posano i piedi, salvo una balza che richiede minime doti di arrampicata per salire in vetta al Nero. Notevole il panorama, durante tutto il tratto in cresta: dalla Costazza (1710), dapprima i Monti Bue e Maggiorasca e la spianata prativa del Prato Grande; poi le pietraie della Tana di Monte Nero (a sud-est) e la Roncalla (a nord-ovest); infine, sempre a nord-ovest, il Lago Nero. Dal Monte Nero, verso sud-est ancora Bue e Maggiorasca con il Dente della Cipolla ed i monti Tomarlo, Trevine e Penna; ad est la Val Ceno.

Dopo una breve sosta in cima, affrontiamo la discesa lungo il boscoso versante settentrionale del Monte Nero; per un discreto tratto il sentiero prosegue in falsopiano in cresta (1730 circa) tra una rada pineta, per poi scendere ripido - e, diciamolo, pure un po' noioso - attraverso la fitta foresta di pino mugo, che solo verso i 1500 m. lascia spazio ad un'altrettanto fitta faggeta. Giunti all'incrocio con il sentiero CAI 001 (1475), in prossimità del Passo dello Zovallo, lo imbocchiamo verso sinistra, raggiungendo per carrareccia piana e battuta la zona delle Buche di Monte Nero, dove (1460) si incrocia il sentiero CAI 005 percorso all'andata, che seguiamo in discesa fino all'Albergo "Lago Nero" (1298).

Distanza percorsa: 14,7 km
Dislivello totale: 1751 m.
Tempo impiegato:
4h 13'
Energia impiegata: 1136 KCal

Cartografia:
Alto appennino piacentino - Carta escursionistica 1:50.000, Regione Emilia-Romagna-CAI, Piacenza, 2006

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Monti Maggiorasca e Bue dal Monte Nero219 visite
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Dente della Cipolla e monti Tomarlo, Trevine e Penna dalla vetta del Nero211 visite
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Monti Cappello e Cucco dalla vetta del Monte Nero215 visite
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Ripetitori presso l'albergo Lago Nero254 visite
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