Inizio > Escursioni > Monti S.Agostino e Capra (PC), 13 luglio 2008

Dettagli escursione

Fontana-Monte Sant'Agostino-Costa di Monte Capra-Fonte di Gavi-Fontana


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Giunti a Coli percorrendo la SS45 fino a Bobbio e poi prendendo a sinistra la SP16, dalla piazza seguiamo a sinistra per Fontana, che raggiungiamo svoltando ancora a sinistra in località Bradaglione. Lasciamo l'auto nei pressi del ristorante "Pineta Ferrari", a pochi metri dall'inizio del sentiero che, contrassegnato dal segnavia 159 del CAI, si inoltra nella macchia sulla sinistra della carrabile (725 m.).
Volendo, è possibile iniziare l'escursione anche dalla piazza di Coli, seguendo il segnavia 141, o da Bradaglione, dove quest'ultimo incrocia il 159.
Dopo un breve tratto tra coltivi, il sentiero svolta a destra su una carrareccia in moderata salita; in una mezz'ora, con bella vista sui Monti Castello e Gavi, si incrocia la strada comunale che collega Perino a Coli, proprio all'ingresso della pineta del Monte Tre Abati (845).

In prossimità di un'area attrezzata con fontana e barbecue, si imbocca il sentiero che, a destra, fiancheggia dapprima l'area prativa della Maiarda per poi immergersi nel bosco, contornando il monte a sud-ovest pressochè in falsopiano. Dopo un breve tratto più ripido, confluisce in una sterrata nei pressi di un capannone agricolo; la si segue a sinistra nella pineta fino ad incrociare la carrareccia che collega Coli ed Aglio, che si imbocca a sinistra in forte salita, uscendo dal folto (897). Ci troviamo sulla Costa Camparlino, tra Monte Tre Abati e Monte Sant'Agostino, di cui contorniamo le pendici nord-occidentali con magnifica vista sui monti tra Val Trebbia, Val Boreca e Valle Staffora, fino a imboccare un viottolo (occhio al segnavia) che sale a destra nella pineta (985).�

Ora la salita torna ad addolcirsi, procediamo in direzione sud-est lungo terrazzamenti con muretti a secco - a tutela della stabilità del bosco - allietati dalla frescura (con raffiche di vento sempre più violente, però) e dal panorama che si apre alla nostra destra. Giunti ormai alla base del nudo costone ofiolitico che si erge alla sommità del monte, si svolta seccamente a sinistra (1031) lungo una sorta di canalone, scavato probabilmente dall'acqua erodendo il fondo, che si risale faticosamente per qualche centinaio di metri in direzione nord, uscendo dal folto in prossimità di una sella (1158). Qui abbandoniamo il sentiero principale, che prosegue in discesa, prendendo a destra un viottolo, moderatamente esposto e notevolmente panoramico, che risale la cresta del monte, raggiungendo la vetta del Monte S.Agostino (1254) dopo aver superato una modesta depressione boscosa. Frustati da un vento che rende precario persino l'equilibrio, osserviamo con perplessità l'eccessivo ed immotivato dispiegamento di simboli religiosi eretti negli ultimi anni dai boy scouts locali (malcostume ampiamente diffuso, peraltro), pregiudicando irreparabilmente la visuale verso sud.�

Il cammino verso il Monte Capra prosegue per boschi in direzione est, con l'imbocco alle spalle del costone diretto ad ovest: occorre prestare attenzione nel primo tratto (pista esile, segnavia scolorito e vegetazione fitta), fino ad incrociare una evidente mulattiera che si segue verso destra, donde il cammino diviene più sicuro ed il segnavia più nitido. In una ventina di minuti si giunge all'attacco della Costa di Monte Capra (1206), che emerge quasi improvvisamente dal folto nella sua spoglia imponenza. Il percorso che sale in cresta è sì stretto ed esposto, ma non presenta balze significative, sicchè - pur con raffiche di vento violente come quelle che ci hanno accompagnato - ci si possono godere serenamente profumi, sensazioni e vista meravigliosi con l'unica preoccupazione di...non mettere i piedi in fallo; l'unico sforzo è dato dal mantenere la concentrazione per l'intero tratto, non breve: occorre superare 5 cime - la vetta è a 1308 m. - con modesti saliscendi.

Superato il costone roccioso (1250), si scavalca una recinzione, che si terrà come riferimento scendendo nei boschi alle pendici del monte, lungo la sella col Poggio Vaccari; poco dopo la confluenza del sentiero 159 nel 151 proveniente da destra, in prossimità di una curva a destra (1184), si taglia a sinistra per prati, abbandonando il segnavia ma ritrovando la recinzione, da cui ci si era brevemente allontanati. La si segue fino a superare un cancello, tenendo poi - senza difficoltà d'orientamento - la mulattiera che, lungo un canalone sassoso, taglia verso ovest contornando il versante sud del Monte Parrocchiale, per immettersi (1081) sulla carrareccia Coli-Aglio di cui si è percorso un tratto salendo verso il S.Agostino. La seguiamo procedendo dritto, a completare l'aggiramento del Monte Parrocchiale, fino ad incrociare (901) l'asfaltata che collega Perino a Coli, in prossimità dell'abitato di Fonte di Gavi (poco meno di un'ora da quando si è lasciato il segnavia, bella vista sui monti Gavi e Castello). Svoltiamo a sinistra verso il Monte Tre Abati, che contorniamo a nord-ovest fino ad incrociare il sentiero 159 (845): imboccatolo verso sinistra, facciamo ritorno a Fontana per la stessa via dell'andata.

Distanza percorsa: 19,08 km
Tempo impiegato: 5h 18'
Energia impiegata: 1495 KCal
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Bibliografia:
Carlevero, Sentieri Piacentini vol. 1, Editoriale Libertà, Piacenza, 2005
Appennino piacentino - Carta escursionistica 1:50.000, Regione Emilia-Romagna-CAI, Parma, 2004

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Vetta del Monte Capra234 visite
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Infilata di cime dalla vetta di Monte Capra229 visite
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Monte Osero e Val Perino dalla vetta del Monte Capra223 visite
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Campanula a foglie strette alle pendici del Poggio Vaccari295 visite
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Si abbandona il sentiero 159 tagliando per prati221 visite
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Campanula selvatica alle pendici del Monte Parrocchiale306 visite
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Giglio rosso alle pendici del Monte Parrocchiale349 visite
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Fonte di Gavi e Monte Castello218 visite
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Monte Gavi221 visite
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Sperone nei pressi di Fonte di Gavi221 visite
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Monte Tre Abati al calar del sole253 visite
 
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