Inizio > Escursioni > Il Groppo (PC), 29 giugno 2008

Dettagli escursione

Cadelmonte-Il Groppo e ritorno


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Giunti a Cadelmonte (848 m.) percorrendo la SS45 di Val Trebbia fino a Bobbio, la SP461R del Penice fino a Vaccarezza e, infine, la SP34 verso Pecorara, parcheggiamo l'auto in paese. In prossimità di un lavatoio (ci verrà comodo al ritorno), inizia il sentiero 147 del CAI, che segue la provinciale in salita per circa 400 metri, deviando poi a sinistra (ben segnalato) nel bosco che ricopre il crinale tra il Groppo e la Pietra del Falco.
Dopo aver atteso i comodi di un plotone di motocrossisti della domenica (autentica piaga dei nostri monti) intenti a scorrazzare avanti e indietro per il sentiero a folle velocità, con immaginabile pericolo ed inquinamento, affrontiamo una prima rampa di 200 metri piuttosto ripida, per poi proseguire in salita molto graduale sull'ampia mulattiera; l'unica difficoltà, in questo tratto, è rappresentata dal fango e dalle pozzanghere, ancora abbondanti dopo le recenti piogge ed a maggior ragione coi solchi creati dal continuo passaggio delle moto.
In pochi minuti si giunge al punto (937) in cui, a sinistra, si stacca - sempre ben segnalata - la variante "x" per il Groppo, che imbocchiamo risalendo il monte dal versante sud-ovest, quello roccioso e - scopriremo - più spettacolare. In breve arriviamo infatti ad attraversare un autentico canyon, stretti tra due pareti di ofioliti a strapiombo (una delle quali, sulla sinistra, attrezzata per l'arrampicata); all'uscita, volgendoci indietro, ecco un imponente (e un po' inquietante) pinnacolo roccioso stagliarsi sopra di noi a completare...l'atmosfera. Fin qui siamo rimasti nel folto, ma, proseguendo a salire di costa, la vegetazione - tra cui poco comuni esemplari di cardo dentellato e semprevivo ragnateloso - si dirada lasciando spazio alle pietraie, fino a tagliare in cresta verso la spianata sommitale (999), aggirando il roccione ofiolitico che ne costituisce l'ultimo scudo.
Qui, dove sono state rivenute tracce di insediamenti risalenti al Neolitico, si ammira un panorama a 360° sui rilievi delle valli del Trebbia e del Tidone: da destra verso sinistra rispetto al punto d'arrivo, il Monte Pradegna, il Monte Mosso ed il Monte Lazzaro, Il Pan Perduto e la Pietra Corva, il Monte Calenzone ed il Monte Alpe, il Monte Penice ed i Sassi Neri. Purtroppo, però, non possiamo goderci appieno lo spettacolo, perchè da ovest vediamo sopraggiungere minacciosi nuvoloni neri accompagnati da tuoni: consumato un veloce pranzo al sacco, individuiamo quindi facilmente, grazie all'accurata segnaletica CAI, il sentiero 147a che scende dal versante opposto.

L'impatto, provenendo da pietraie brulle e prati assolati, è brusco, perchè il sentiero sembra tuffarsi a precipizio in un dirupo coperto da un bosco fittissimo, in un'atmosfera quasi crepuscolare; tuttavia, l'unico tratto che richiede cautela è proprio l'attacco della discesa, mentre il sentiero, ancorchè ripido e tetro, si rivela agevole, conducendo in breve all'incrocio col sentiero 147 (947).
Il programma iniziale, a questo punto, prevederebbe di svoltare a sinistra in direzione del sentiero 101, raggiungendo Pan Perduto e Pietra Corva, proseguire verso il Passo della Crocetta e poi lungo la Costa della Rasa, fino al Monte Mosso; tuttavia, la minaccia del temporale ci consiglia di prendere a destra e tornare velocemente al punto di partenza. Decisione che si rivelerà saggia, perchè nel giro di un'ora l'intera Val Trebbia sarà flagellata da un fortunale violentissimo.
In pochi minuti riguadagniamo l'incrocio con la variante "x" che avevamo preso all'andata, scendendo, senz'altra difficoltà che quella di destreggiarsi nel superare pozzanghere e zone fangose, fino ad un'amena radura al cospetto del Monte Pradegna, a circa 500 metri in linea d'aria da Cadelmonte, dove ci godiamo un po' di relax attendendo l'arrivo del maltempo. Alle prime gocce di pioggia ritorniamo a Cadelmonte, facendo appena in tempo a lavarci e salire in macchina prima che si scateni Giove Pluvio.

Distanza percorsa: 3,85 km
Dislivello totale: 392 m
Tempo impiegato: 1h 19'
Kcal bruciate: 300,8

 

Cartografia:
Appennino piacentino - Carta escursionistica 1:50.000, Regione Emilia-Romagna-CAI, Parma, 2004
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Monti Lazzaro e Mosso dalla vetta del Groppo181 visite
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Bivio scendendo dal Groppo254 visite
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Rosa canina bianca verso Cadelmonte267 visite
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Monte Pradegna e Pianelli scendendo a Cadelmonte189 visite
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Cadelmonte183 visite
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Casa in sasso a Cadelmonte180 visite
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Cadelmonte, casolare abbandonato183 visite
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Mappa percorso214 visite
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