Inizio > Escursioni > Anello di Punta Manara (GE), 24 febbraio 2008

Il Sentiero verde-azzurro

Il Sentiero verde-azzurro è un itinerario che collega Genova a Portovenere percorrendo a mezza costa la Riviera di Levante. Lungo complessivamente circa 140 km, si snoda lungo sentieri, crose e strade secondarie in un dolce saliscendi che tocca tutte le località rivierasche, abbinando l'interesse naturalistico e paesaggistico - si attraversano tre Parchi: Portofino, Cinque Terre e Portovenere - a quello antropologico e culturale. La quota massima a 570 metri ed il dislivello totale (salita e discesa) contenuto tra 500 e 900 metri lo rendono adatto a tutti; la possibilità di concludere quasi tutte le tappe concedendosi un bagno ristoratore invoglia a percorrerlo anche nella stagione estiva.
Come l'Alta via dei monti liguri, fu ideato a metà degli anni '80 dal Centro studi Unioncamere Liguri, che ne promosse la tracciatura raccordando in parte sentieri già esistenti e ne pubblicò una guida in dieci volumetti (uno per ciascuna tappa). A differenza dell'AVML, però, il sentiero verde-azzurro è caduto lentamente nel dimenticatoio: la guida è esaurita da parecchi anni, i segnavia specifici scomparsi e mai più rinfrescati, la memoria del percorso sopravvive in alcune carte un po' datate. Questo crea qualche difficoltà di orientamento specie nelle tappe più vicine a Genova, mentre proseguendo verso Levante l'itinerario spesso coincide, almeno in parte, con altri sentieri segnati dal CAI o dalla FIE, oppure - come tra Levanto e Framura - è stato sommariamente ritracciato da organizzazioni locali.

Noi abbiamo deciso di provare a ricostruirlo in tutto il suo svolgimento dopo averne già percorsi alcuni tratti nell'ambito di altre escursioni, andando come nostro solito in direzione ovest: partenza da Portovenere ed arrivo a Genova. Complessivamente lo abbiamo coperto in 20 tappe, ma alcune di queste costituiscono frazioni di altri itinerari ed altre brevi passeggiate tra due località balneari: Portovenere-Riomaggiore, Riomaggiore-Monterosso, Monterosso-Levanto, Levanto-Bonassola, Bonassola-Deiva, Deiva-Moneglia, Moneglia-Riva, Riva-Sestri Levante, Sestri Levante-Lavagna, Lavagna-Zoagli, Zoagli-Santa Margherita, Santa Margherita-Portofino, Portofino-San Fruttuoso, San Fruttuoso-Camogli, Camogli-Recco, Recco-Sori, Sori-Bogliasco, Bogliasco-Nervi, Nervi-Sturla, Sturla-Genova.

Dettagli escursione

Sestri Levante-Casa Mandrella-Punta Manara-Monte Ginestra-Terre Rosse-Monte Castello-Sestri Levante

Lasciata l'auto nel parcheggio del cimitero di Sestri Levante (16 m., dall'uscita dell'autostrada si raggiunge seguendo le indicazioni per i Carabinieri), prendiamo a destra la sterrata, non segnata ma facilmente riconoscibile per la presenza di un cartello di proprietà privata, che aggira il cimitero stesso. Poco prima di uno sbarramento (catena), si stacca a destra il sentiero per Punta Manara ed il Monte Castello, ben segnalato da un cartello della Comunità montana (e contrassegnato dalla FIE con segnavia "due triangoli vuoti", però assenti sul percorso, comunque privo di incertezze).
Si sale piuttosto ripidamente, su scalinata che in breve cede il passo ad un sentiero irregolare per il fondo roccioso intersecato dalle radici dei pini, costeggiando inizialmente un uliveto ed in seguito immersi nella macchia; giunti all'incrocio con il sentiero contrassegnato dalla FIE col segnavia "tre cerchi pieni" (pure qui carente), lo si segue brevemente a destra in piano fino ad incrociare il sentiero "due quadrati pieni" (questo, invece, ottimamente indicato con cartelli e segnavia). Qui, anzichè proseguire subito a sinistra verso Punta Manara, scendiamo a destra per qualche centinaio di metri fino a Casa Mandrella (110), punto panoramico da cui si gode un magnifica vista sulla Punta di Sestri, la Baia di Portobello e la cala della Neigra.
Tornati sui nostri passi, saliamo verso Punta Manara, superando subito dopo il citato incrocio alcuni gradoni scavati nell'arenaria, che immettono su una terrazza panoramica con notevole vista sulla Punta di Sestri. Da qui si prosegue lungo la Costa del Castello, pressochè in piano, attraversando boschi dove il pino e la quercia da sughero - una volta coltivata anche in questa zona, ma ormai ridotta ai minimi termini - cedono sempre più campo al più robusto leccio (accurati cartelli botanici informano man mano l'escursionista delle caratteristiche della vegetazione). Superato l'incrocio con il sentiero "due cerchi pieni", che si stacca a sinistra e per il quale faremo ritorno, si giunge in pochi passi al Bivacco di Punta Manara, originariamente un casermetta ora ristrutturata a riparo (gestito dalla Comunità montana). Attraversata l'area di sosta attrezzata si salgono i 50 scalini che conducono alla sommità della punta (163), su cui sorge - ormai diroccata - una torre saracena del XVI sec. con annesso braciere per le segnalazioni. Da qui, ed ancor più dal balcone roccioso raggiungibile per sentiero sulla destra della torre, il panorama è sconfinato: partendo da nord-ovest si distinguono i monti della Val Petronio alle spalle di Sestri, le cime della Val Fontanabuona, Riva Trigoso e Punta Baffe; sul lato opposto la vista spazia dalla Punta di Sestri a tutto il Golfo del Tigullio, con Lavagna e Chiavari, chiuso all'estremità dal promontorio di Portofino, che ahinoi s'intuisce soltanto causa foschia.
Scendiamo dalla Punta al Bivacco e, giunti all'incrocio col sentiero "due cerchi pieni" diretto a Ginestra e Riva, lo imbocchiamo, dritto davanti a noi, salendo gradualmente su terreno roccioso con piacevole vista su Riva e la bassa val Petronio. In prossimità di un'area di sosta con panchine il sentiero spiana infrascandosi, e poco oltre si giunge ad una biforcazione: il sentiero "due cerchi pieni" prosegue a sinistra verso Riva, addentrandosi nella macchia, mentre noi seguiamo, a destra, il sentiero "due triangoli vuoti" che scende di costa verso Ginestra. Poco prima di imboccare una scalinata che discende un vigneto in abbandono, occorre prestare attenzione sulla sinistra ad una traccia, abbastanza evidente ma non segnata, che risale il Monte Ginestra: facilmente occorrerà tornare sui propri passi dopo essere giunti nelle vicinanze dell'abitato (dove non vanno seguiti i cartelli per Sestri Levante), come è capitato a noi, giacchè arrivando la deviazione è ben poco visibile. Individuata la suddetta traccia, si sale piuttosto ripidamente ma senza incertezze per un bosco di roverelle, raggiungendo in pochi minuti la sommità del Monte Ginestra (223), attrezzata a base per lanci col parapendio.
Breve sosta contemplativa del panorama su Riva e Punta Baffe, e proseguiamo il cammino lungo la cresta per una traccia discretamente evidente (il taglio del bosco può creare qualche lieve incertezza) su terreno sabbioso, fino ad una spianata con area di sosta in loc. Terre Rosse, dove seguiamo, sulla sinistra, le indicazioni per il Monte Castello. Il sentiero, contrassegnato secondo il cartello dal segnavia FIE "due triangoli vuoti", ma in realtà privo di segnaletica sul percorso, sale con alcuni tornanti su fondo in parte roccioso ed in parte sabbioso, raggiungendo senza incertezze la sommità (265) in un tempo assai più breve di quanto la distanza visiva a inizio ascesa lascerebbe supporre. Qui si apre una spianata con alcune panchine, in prossimità di una postazione aerea per la caccia, e sulla destra si stacca il sentiero per cui si completerà l'anello; vale però la pena inoltrarsi, sulla sinistra, verso la vetta vera e propria, per visitare i resti di una casermetta con annesse postazioni di tiro a picco sulla costa (gran panorama, tra l'altro).
Imboccato, infine, il sentiero già individuato in precedenza (non segnato, ma evidente) si procede dapprima su terreno sabbioso e roccette, attaversando la zona di taglio sulla cresta del monte; dopodichè si inizia la (panoramica) discesa nella boscaglia, per tornanti sempre su fondo sabbioso/roccioso, che termina alla confluenza col sentiero "due quadrati pieni", in prossimità di un cartello botanico descrittivo del pino marittimo. Lo si segue verso destra ripercorrendo a ritroso il percorso dell'andata: raggiunto in breve il balcone panoramico già descritto sopra, e scesi alcuni gradoni rocciosi, arriviamo all'incrocio col sentiero "tre cerchi pieni", che seguiamo a destra; infine, dopo pochi metri (segnavia assente) svoltiamo a sinistra in discesa sul sentiero "due triangoli vuoti", che in breve (seguendo a sinistra al termine della scalinata) ci conduce al punto di partenza.

Distanza percorsa: 9,5 km
Dislivello in salita: 300 m
Tempo impiegato: 2h 52'
KCal bruciate: 741,7

Cartografia:

Riviera di Levante, Golfo del Tigullio - Carta dei sentieri e rifugi 1:25.000, Edizioni Multigraphic, Firenze
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Inizio sentiero574 visite
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Cimitero di Sestri469 visite
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Salita verso il bivio459 visite
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Punta di Sestri da Case Mandrella374 visite
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Case Mandrella382 visite
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Punte tornando da Case Mandrella357 visite
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Baia del Neigra351 visite
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Inizio sentiero per Punta Manara366 visite
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Punta di Sestri dal belvedere, andata384 visite
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Cartelli botanici465 visite
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Si procede di costa fra pini e lecci346 visite
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Lecceta, particolare336 visite
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Punta Baffe dal bivacco di Punta Manara358 visite
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Riva Trigoso dal bivacco di Punta Manara363 visite
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Bivacco di Punta Manara408 visite
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Punta Manara, torre saracena380 visite
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