Pàvana-Mulino di Chiccone-Diga-Pontaccio-Ca' di ciccia-Pian del cerro-Casa nova-Pacciano -Casa Strizzo-Casa Zavari-Pontaccio-Pàvana
Poichè a distanza di anni la memoria ci fa difetto, ci affidiamo in gran parte al testo pubblicato dalla Pro Loco di Pavana
Itinerario nei luoghi delle Croniche epafàniche del grande Francesco Guccini (che incredibilmente incontriamo in piazza, ahimè ancora con la macchina fotografica nello zaino).
Dalla piazza di Pàvana (491 m.) si prende la strada asfaltata in discesa, che ha inizio di fronte alla chiesa: essa attraversa la statale 'Porrettana', passa sotto una volta ad arco e, divenuta strada selciata, scende verso il fiume e il Mulino di Chiccone (415). Qui giunti, operiamo una deviazione a destra, fino a vedere dal basso le imponenti strutture della Diga di Pàvana e le (nascoste) rovine del Mulino di Millo. Si ritorna poi verso il Mulino seguendo la strada che costeggia il Limentra, si attraversa il Pontaccio (410) e si prende la strada sterrata in salita. Dopo poche decine di metri abbandoniamo la strada inserendoci in un sentiero, indicato da apposita segnaletica, che sale ripido verso destra. Si incontra dapprima la Ca' di ciccia (520) e successivamente Pian del cerro (Piandalcèro, 538).
Superato il paesetto ci si inserisce in una strada asfaltata che prendiamo a sinistra verso l'alto: dopo cento metri o poco più, seguendo l'indicazione di un cartello, prendiamo a sinistra per Casa Nova (546), prima della quale imbocchiamo una strada sterrata in salita sulla destra, che si segue fino all'abitato di Pacciano (575). Attraversato il borgo, si prende in discesa la strada carrabile proveniente da Badi fino a Casa Strizzo (555), dove si imbocca una carrareccia a sinistra sempre in discesa (la cosiddetta Stradaccia ), che ci conduce in breve tempo a Casa Zàvari (Ca' di Zàvvari, 520) e poi al Pontaccio. Di qui, ripercorrendo in senso contrario la strada dell'andata, si risale a Pàvana.
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