Corniglia-Prato del Monte-Cigoletta-Prato di Corvara-Foce Drignana-Foce del Termine-Madonna di Soviore-Monterosso
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Riprendiamo l'Alta via da Corniglia (90 m.), salendo per il ripido sentiero 7/a fino al Prato del Monte (605), termine della III tappa, dove ci ritempriamo consumando l'abituale pranzo al sacco.
Al valico della Cigoletta (608), che si raggiunge dopo pochi minuti, si svolta seccamente a destra, mentre dritto prosegue il sentiero 7 diretto a Vernazza. Qui si ha un brusco cambiamento d'ambiente, poichè il sentiero 1 risale l'assolato ed aspro versante della Val di Vara, tornando però in breve su quello più boscoso e fresco a mare. Aggirato il monte Gaginara (730), si raggiunge la sella tra i monti Castello e Malpertuso detta Prato di Corvara (735), attrezzata per la sosta con tavoli e panche. Ignorati i sentieri per Corvara e Pignone che si staccano a destra, proseguiamo fino ad un successivo valico sottostante il Malpertuso (770), dove inizia la ripida e insidiosa discesa che, sfociando su asfaltata a quota 534, conduce alla Foce di Drignana (500), altro crocevia di sentieri. Il nostro prosegue dritto sul lato opposto della carrabile, risalendo bruscamente (532) per poi aggirare a saliscendi nel folto il monte S. Croce, fino all'omonima sella (568) dove la vista si apre, per la prima volta dopo parecchio tempo, sulla baia di Monterosso e Punta Mesco. Procediamo in un'atmosfera spettrale tra pini distrutti dal fuoco, scendendo infine alla Foce del Termine (548); qui siamo costretti a percorrere un tratto di strada provinciale (direzione Levanto, dritto di fronte a noi) per raggiungere, deviando a sinistra su una carrareccia, il Santuario della Madonna di Soviore (470), oggi affollato di turisti e bancarelle. Ne approfittiamo per ritemprarci con un buon bicchiere di vino, per poi scendere a Monterosso lungo l'antica scalinata usata dai pellegrini, contrassegnata dal segnavia 9.
Distanza percorsa: 14,5 km
Dislivello in salita: 998 m.
Dislivello in discesa: 1012 m.
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