Inizio > Viaggi > Berceto (PR), 13 giugno 2010 |
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Di ritorno dal Parco dei Cento Laghi, dove non siamo riusciti a compiere il Periplo dell'Alta Val Parma limitandoci a salire al Lago Santo, dedichiamo parte del pomeriggio alla visita del borgo di Berceto, antica mansio lungo la via Romea percorsa dai pellegrini, riscoperta di recente come itinerario turistico oltre che di fede. Ci soffermiamo in particolare sul Duomo di San Moderanno, antica pieve fatta costruire nel 712 dal re longobardo Liutprando come posto tappa per i pellegrini e intitolata dopo la sua morte, nel 730, al vescovo di Rennes Moderanno che qui si fermò durante un pellegrinaggio. Riedificata tra il XII e il XIII sec, fu poi oggetto di ampio rifacimento, specie negli interni, nel XVI sec. per volere della famiglia Rossi; nell'Ottocento fu invece rifatta in stile neoromanico la facciata. In seguito facciamo tappa ai resti del Castello, affiorato solo a seguito di recentissimi scavi dopo essere caduto in rovina e rimasto sepolto per secoli sotto un prato ultimamente destinato a campo giochi. Se ne ha notizia a partire dal XV sec., come dimora nobiliare della famiglia Rossi, ma sicuramente la fondazione - sul luogo di una fortezza longobarda - è ben più antica. Si intuisce una struttura molto complessa, articolata su una triplice cercha muraria con quattro possenti torri agli spigoli, frutto probabilmente di rifacimenti successivi. Dopo l'estinzione della dinastia dei Rossi cadde in abbandono e fu utilizzato come cava di pietre per la costruzione dei nuovi edifici del borgo - sicchè a fatica si riesce a leggere la pianta dell'interno - prima di cadere nell'oblio. |